TOMORROW - 2 MORE ROWS OF TOMORROWS / Camilla Battaglia

Data : venerdì 9 Dicembre 2016
Ora : 22.00
prima consumazione al tavolo 10/5 euro

TOMORROW – 2 MORE ROWS OF TOMORROWS / Camilla Battaglia

UN TUBO JAZZ NIGHTS / VENERDI’ 09 DICEMBRE

Camilla Battaglia 5tet / Tomorrow – 2 more rows of tomorrows

camilla-battaglia1 Camilla Battaglia – voce, kaosspad, percussioni e piano 

 David Binney – alto sax

 Andrea Lombardini – basso elettrico

 Bernardo Guerra – batteria

Camilla Battaglia presenta al Tubo il suo nuovo, importante lavoro discografico come cantante e compositrice prodotto da Gabriele Rampino per l’etichetta Dodicilune.

Il progetto Tomorrow” –nove  brani inediti  interamente  composti  dalla Battaglia e la cover di “The Blower’s Daughter” del cantautore irlandese Damien Rice- è caratterizzato da una scelta sonora che risponde contemporaneamente alla volontà di suonare “l’attuale” – lasciandosi influenzare dalle diverse contaminazioni che hanno investito il linguaggio jazz- e di non snaturare la matrice geografica di  appartenenza  che  riporta direttamente ai suoni della corrente europea.  Alcune  delle composizioni sono nate come brani strumentali sui quali sono in seguito stati “disegnati” i testi per  raccontare  il  percorso  tracciato  dalla  musica.  Altri  brani, invece,  sono  nati  come“songs” ovvero  con  l’intenzione  primaria  di  raccontare  una  storia  che  solo  dopo  viene  musicata.  «La dimensione  testuale  è  scaturita  da  un  lavoro  di  ricerca  e  di  sperimentazione  delle  diverse possibili  forme  con  cui  apporre  testi  alla  musica»,  precisa  la cantante.  «Ho  cominciato  dalla forma poesia-immagine, influenzata da Norma Winstone, per passare attraverso l’autobiografico macroscopico tipico dei songwriter ma anche  attraverso il messaggio parlato (come lo spoken talking dell’hip hop) coniugato all’ispirazione poetica di diversi autori come Galway  Kinnell che viene citato in un’intera  sezione  della  traccia “My  Tree”. L’esperienza dell’interplay che si crea attraverso la scelta di assi dialogiche tra gli strumenti è stata un’altra primaria  ispirazione»,  prosegue. La  formazione  è  essenzialmente  un  trio (voce,  basso, batteria) ma è ampliata da sax e dall’utilizzo dei suoni dell’elettronica.

«Quando feci ascoltare  i primi provini del progetto  al musicista statunitense David Binney mi disse: “Vorrei  immaginare  questo  album  come  un  film  in  cui  si  possono  fare  cose  che  nonpossono essere reali”. Per questo nel disco ho deciso di alternare momenti di musica acustica e arrangiata  tradizionalmente,  pensata  ovvero  come  musica  da  quintetto  o  sestetto  senza strumento  armonico,  a  momenti  in  cui  abbiamo  lavorato  con overdubs  in  post-produzione  escelto  suoni  non  esistenti  in  natura»,  precisa.  Il  suono  della  chitarra  crea  un  unico  impasto sonoro  con il  basso,  pensato  come  orchestrazione  perfetta  nelle  tracce  più  influenzate  da un comune background rock e di songwriting. «La mia sensazione è stata che in questo modo la musica si potesse diramare in diverse direzioni e coprire un range sonoro che risponde sempre di più al nostro tempo», conclude.

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[prima consumazione al tavolo 10 euro/studenti 5 euro]