Esordio discografico come leader per il talentuoso batterista bolognese Marco Frattini, che nonostante la giovane età si è già ampiamente affermato sulla scena italiana grazie a collaborazioni importanti che spaziano trasversalmente tra diversi generi: dal jazz traditional con George Garzone, Tom Kirkpatrick, Flavio Boltro e Franco Ambrosetti, passando per la musica d’autore dei Quintorigo e Peppe Servillo, fino ad arrivare all’elettronica di MACK, solo per citarne alcuni, progetti grazie ai quali ha già avuto modo di calcare alcuni dei palcoscenici più importanti italiani e d’oltreoceano. Affiancato dalla solidità e dal talento cristallino del contrabbassista Gabriele Evangelista e per l’occasione aiutato nella investigazione compositiva da Claudio Vignali, pianista dotato di una tecnica strepitosa di straordinaria matrice classica, “Empty Music” è il risultato di un meticoloso lavoro d’indagine delle profondità compositive del pianista Chilly Gonzales. Registrato tutto d’un fiato in un pomeriggio invernale ed impreziosito dai violoncelli di Gionata Costa e dalle incursioni sonore del produttore Mattia Dallara, il disco pubblicato per Encore Music lo scorso settembre è l’affresco sonoro che Marco Frattini dipinge su ispirazione dei paesaggi musicali tracciati dal pianista canadese nei suoi piano solo. Lavoro cominciato solo mentalmente nel 2004, in questo disco trova forma ciò che fino a quel momento erano solo suggestioni e suoni immaginati. L’idea alla base è quella di “svuotare” la pienezza della musica moderna attraverso un vuoto metaforico in grado di abbracciare l’intero percorso artistico di un musicista, con la finalità ultima di creare un vuoto pieno di musica senza confini di genere e colmo di infinite potenzialità sonore.