Siena Jazz University nel Tubo / GLENN FERRIS & SJU 6tet
UN TUBO JAZZ NIGHTS / DOMENICA 15 OTTOBRE
GLENN FERRIS
Tommaso Iacoviello – tromba
Sigi Beare – sassofono
Danilo Tarso – pianoforte
Giancarlo Pirro – chitarra
Ferdinando Romano – contrabbasso
Michele Andriola / Lorenzo Bonucci – batteria
Un Tubo Jazz Club è lieto di ospitare, nel quadro della sua ormai consolidata e feconda collaborazione con Siena Jazz UNniversity, il concerto finale della prima sezione del Master post graduate denominato “InJaM – Interplay Jazz Master”, diretta dal famoso trombonista americano Glenn Ferris.
Ferris è uno dei due artisti internazionali incaricato da Siena Jazz a seguire giovani musicisti selezionati per partecipare al Master di alta formazione organizzato in conseguenza della vittoria ottenuta da Siena jazz del Bando nazionale della SIAE “SILLUMINA”.
L’eclettismo e la meravigliosa liricità di Ferris si potranno quindi ascoltare ancora una volta insieme al sestetto di studenti vincitori della selezione InJaM, al termine del percorso che hanno potuto fare con Ferris. Sono musicisti veramente qualificati, nomi che vale la pena di ricordare poiché sicuramente di alcuni di loro sentiremo parlare in futuro, che ci proporranno un jazz moderno, assolutamente piacevole, di alta qualità. Un appuntamento da non perdere che sarà video registrato a testimonianza del lavoro svolto sotto la direzione di questo grande musicista.
Il programma della serata prevede brani di Glenn Ferris, alternati a brani originali appositamente elaborati dai musicisti del settetto sotto la regia di Glenn Ferris, nel fruttuoso lavoro svolto durante il Master.
[ingresso libero]
Glenn Ferris è ancora il segreto meglio nascosto in tutto il gruppo degli americani in Europa: sta a Parigi da così tanto tempo che ormai è considerato un talento locale, posizione che ha vantaggi e svantaggi. Mike Zwerin, trombonista di personalità non trascurabile, ha espresso più e più volte la sua ammirazione per Glenn, che ha suonato tra gli altri con Steve Lacy, Billy Cobham, Tony Scott, Henry Texier, Frank Zappa, Stevie Wonder, James Taylor. Ferris ha offerto generosamente i suoi talenti strumentali per rinforzare le sezioni di ottoni di innumerevoli big band in tutta Europa, per non parlare di come il suo suono caratterizza molti dischi di pop continentale. È infatti il suono del suo strumento a colpire subito l’ascoltatore; solido e ricco, di tale qualità da portare un critico a chiamare Glenn “lo Stan Getz del trombone”. Le sue registrazioni con Texier, Petrucciani, Solal e il gruppo italo-francese Palatino danno prova della qualità del suo lavoro.
Il suo fraseggio fluido richiama a volte quello di un violoncello, e dalle sue prime incisioni con Frank Zappa egli sembra aver tratto un secco umorismo, curiosamente simile a quello di Erik Satie. Le sue registrazioni con Texier, Petrucciani, Solal e il gruppo italo-francese Palatino danno ampiamente prova della qualità del suo lavoro, mentre finalmente negli ultimi anni sembra che il mondo del jazz in generale si sia accorto di lui e del suo valore musicale: il suo ultimo Cd “Skin Me!” ha vinto diversi premi importanti e ha cominciato a portargli un po’ del dovuto riconoscimento.